domenica 29 maggio 2016




BALLARE: IL CORPO SE LO MERITA


Sei stato selvaggio, un tempo. Non lasciarti addomesticare.(Isadora Duncan)
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Ieri ho partecipato ad un matrimonio.

 Alla fine della cena gli sposi hanno offerto agli invitati una serata musicale, con dj e spazio per poter ballare e scatenarsi.

Come spesso accade un gruppo di persone si è lanciata a suon di musica, un altro gruppo è rimasto spettatore, con le sedie rivolte alla pista da ballo. Ricerche neuropsicologiche hanno dimostrato che guardare una persona ballare è gratificante poiché nel cervello dello spettatore si attivano i così detti “neuroni specchio”: anche in chi guarda cioè si attiverebbero i medesimi neuroni motori attivati nel “ballerino”.

Poeticamente mi chiedo: e se anche il ballo fosse una sorta di istinto primordiale, al quale l’essere umano ha purtroppo in parte rinunciato per questioni di “imbarazzo sociale”? Di sicuro le danze tribali esistono da moltissimo tempo e servivano per esorcizzare le paure o per ingraziarsi gli dei.

Chi balla, e non mi riferisco solo ai professionisti, vi dirà che ballare fa bene. Non solo a livello fisico, ma anche mentale. Nel ballo (libero o tecnico) siamo in una dimensione in cui il nostro corpo esegue movimenti che non farebbe in nessun altro momento della vita, nemmeno quando facciamo altri sport – credo che il nostro fisico si meriti ogni tanto di uscire dagli schemi.

Molti si sentono bloccati perché si sentono imbranati o pensano di non avere il senso del ritmo…a queste persone avrei voglia di dare una consiglio prezioso: concedetevi il ballo almeno nella vostra intimità, chiusi in camera o in bagno con le cuffiette, magari davanti allo specchio – dopo aver sperimentato questa azione segreta per qualche settimana iscrivetevi ad un corso di ballo. Iniziate con i balli di gruppo….vi assicuro che la gente quando balla cambia, sempre in meglio.

Sarà questione di neurotrasmettitori, della musica….non lo so. Provare per credere.

Dott.ssa Sabrina Trojani


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